Venerdì 23 febbraio si è tenuto un interessante incontro con il Colonnello Lorenzo Cadeddu che ha illustrato il ruolo dei veicoli a motore durante la Prima Guerra Mondiale. Per la prima volta il mezzo meccanico diventa un elemento fondamentale nello scenario dei campi di battaglia e delle retrovie per il trasporto delle truppe e dei rifornimenti al fronte. Il primo conflitto mondiale diede un enorme impulso alla produzione industriale e all’innovazione tecnologica. Vista l’impossibilità di una guerra di breve durata che diventa via via di massa coinvolgendo milioni di soldati, anche le industrie nelle retrovie dovevano diventare di massa. Aerei, munizioni, veicoli di terra, di cielo e di mare…. tutto doveva essere prodotto in grandi quantità. La guerra divorava risorse enormi. La trasformazione avviene gradualmente: all’inizio i trasporti erano garantiti da muli e cavalli, alla fine prevalgono i mezzi col motore a scoppio. Nuove armi furono inventate, carri armati e aerei divennero più efficaci ed efficienti. I mezzi di trasporto ( camion e vetture ) divennero fondamentali nello spostamento veloce delle truppe e dei materiali. Basti pensare all’uso di questi mezzi nella ritirata di Caporetto che permise di limitare le conseguenze di quell’insuccesso militare e l’appoggio di questi mezzi nella controffensiva che portò alla vittoria sugli Austriaci. La fine del conflitto, con il patrimonio di conoscenze acquisite, porterà nella società civile un impressionante impulso nei miglioramenti tecnici aprendo nuovi scenari per lo sviluppo del trasporto stradale, aereo e navale. Durante la serata è intervenuto anche il Comandante Giancarlo Zanardo che ha illustrato, grazie anche alla proiezioni di filmati, le caratteristiche dei principali aerei da combattimento e ha parlato degli aerei che lui stesso ha realizzato. Nutrita la partecipazione dei nostri Soci che hanno dimostrato di apprezzare gli argomenti proposti e la bravura dei due relatori.
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